domenica 2 febbraio 2014

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Ritorno sul concetto di cura riportando un brano tratto da un fascicolo  di Judit Falk: "nell'ambito dell'istituto (E.P.) l'aspetto di una relazione calorosa, affettuosa, ma ragionata tra il bambino e l'educatrice da una parte, e l'aspetto dell'attività autonoma del bambino nata dalla sua iniziativa dall'altra, sono del tutto inseparabili.
la sicurezza che procura una relazione intima e continuata con un numero ristretto di adulti  ben conosciuti, fonda la base del piacere di una attività libera e autonoma, fonte di gioia e di esperienze che favoriscono uno sviluppo armonioso.
La relazione educatrice bambino si instaura soprattutto durante i momenti del pasto, del bagno e delle altre cure corporee, momenti privilegiati del contatto individuale, durante i quali l'educatrice deve avere sempre il tempo sufficiente per  capire i bisogni, osservare e decodificare i messaggi individuale e rispondervi in modo adeguato".
E quando si occupa di uno dei bambini che le sono affidati, bisogna che sia intimamente convinta che gli altri possono giocare in modo autonomo senza essere pervasi da un senso di abbandono e di frustrazione, e per di più che essi approfittano della loro possibilità di attività libera, nello stesso tempo in cui il bambino di cui ella si occupa, sarà contento di ricevere la sua attenzione calorosa."...

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